Mammella Tuberosa

La mammella tuberosa è una vera e propria patologia malformativa della mammella che non si manifesta fino alla pubertà; da questo momento ha inizio lo sviluppo della ghiandola mammaria e si viene ad evidenziare il difetto per la presenza di un anello fibroso alla base del complesso areola-capezzolo, impedendo così il normale sviluppo del tessuto mammario, che ernierà attraverso la zona di maggiore debolezza, l’areola.

Come avviene l’intervento della mammella tuberosa

La chirurgia è l’unica possibilità per il trattamento della mammella tuberosa. Sono state descritte numerose tecniche per correggere tale deformità. Il protocollo chirurgico deve essere pianificato sulla paziente in modo da correggere gli aspetti della malformazione, che non sono gli stessi per tutti. Infatti, le mammelle o la mammella (perché la malformazione può essere mono o bilaterale) di solito si presenta allungata, con una base di impianto al torace molto stretta, spesso piccole di volume e ptosiche (cadenti), con areole eccessivamente larghe. Il chirurgo, procederà ad incidere la zona periareolare, isolerà la ghiandola mammaria, la libera dalle aderenze e la modifica allargandola. Successivamente, viene posizionata una protesi in gel coesivo di silicone, al fine di incrementare il volume mammario, associato alla necessità di sviluppare la ghiandola e darle una forma naturale, priva di costrizioni. Se necessario verrà corretta anche la dimensione dell’areola. Le suture non lasciano cicatrici visibili.

Decorso post operatorio

Alla paziente verranno applicate fasce contenitive, le quali saranno rimosse dopo una settimana e sostituite da un reggiseno contenitivo che dovrà portare per circa un mese. La paziente già dopo una settimana potrà tornare alle sue attività quotidiane, fatta eccezione per gli sforzi. Il risultato è naturale e permanente.